Ginecomastia
Ginecomastia
La ginecomastia è una condizione caratterizzata da un anomalo aumento di dimensioni della mammella maschile mono o bilaterale, va distinta dalla ADIPOSOMASTIA, in cui l’incremento del volume mammario è semplicemente legato alla deposizione di tessuto adiposo per l’aumento ponderale.
Della ginecomastia si è sempre parlato sin dai tempi antichi. Il termine fu coniato da Galeno (131-201 a.C.), e ciò dimostra come già nell’antichità poteva essere imbarazzante per un uomo avere un petto di tipo femminile. La statua dell’ architetto egizio Hemiunu (Hildesheim, Roemer-Pelizaeus Museum, Germany) che progettò la piramide di Cheope, lo ritrae con un evidente ginecomastia.

Cause di Ginecomastia
La ghiandola mammaria maschile contiene recettori per androgeni, estrogeni e progestinici. Questa non differisce anatomicamente da quella femminile che sottoposta a stimolo ormonale estrogenico si ipertrofizza alla pubertà e si mantiene sviluppata per tutta la vita. Se sottoposta allo stesso stimolo ormonale la ghiandola maschile si comporta allo stesso modo, andando incontro ad iperplasia.
Tipi di Ginecomastia
Varie sono le classificazioni di Ginecomastia tra le più conosciute abbiamo quella che differenzia la patologia in:
- GINECOMASTIA VERA (presenza della ghiandola mammaria)
- GINECOMASTIA FALSA (presenza della sola componente adiposa)
- GINECOMASTIA MISTA (presenza di entrambe le componenti ghiandolare e adiposa)
Esiste inoltre una classificazione in base all’insorgenza della Ginecomastia:
- PRE-PUBERALE
- PUBERALE
- CONGENITA
- INDOTTA O ACQUISITA
Ginecomastia Pre puberale
Condizione patologica rara che ci suggerisce di trovare sempre una fonte di estrogeni endogena (tumori ipofisari o testicolari, testicolo ritenuto, sindrome da ipogonadismo ecc) o esogena (balsami, unguenti, prodotti cosmetici ecc.)
Ginecomastia Puberale
La maggior parte dei ragazzi tra i 12 ed i 17 anni attraversa una fase di rapido sviluppo del tessuto mammario, denominato ginecomastia puberale, legata ad un aumento volumetrici della ghiandola mammaria per le modificazioni ormonali che hanno luogo durante la pubertà. In genere il ragazzo e la madre si presentano dal medico molto preoccupati, per il timore di una patologia neoplastica. Sarà compito del medico in questo caso rassicurare sull’ assoluta benignità del quadro clinico, che si risolve spontaneamente dai 6 mesi ai 2 anni.
È di circa un anno per il 30% dei ragazzi, ma entro tre anni per il 90% dei casi questa condizione è pienamente regredita
Solamente nel 5-6% dei casi la ginecomastia persiste oltre i 17 aa.
Ginecomastia Congenita
La ginecomastia può avere una connotazione familiare ed in alcuni casi è associata ad altri statipatologici (es. sindrome di Klinefelter). In questo caso i possibili fattori determinanti sono:
- Una maggiore sensibilità del tessuto mammario agli stimoli ormonali,
- Uno squilibrio degli ormoni circolanti.
Ginecomastia Acquisita
Nell’ adulto e specialmente nell’anziano, la ginecomastia è più spesso idiopatica, ma può essere associata a patologie quali:
- Cirrosi epatica
- Ipertiroidismo
- Tubercolosi
- Tumori surrenalici
- Carcinoma mammario
- Tumori ipofisari
- Tumori del testicolo (nel 7% dei pz rappresenta la prima manifestazione clinica)
Sappiamo che l’assunzione di farmaci e sostanze possono influenzare la presenza di ghiandola mammamria. Tra questi ricordiamo:
-
- I trattamenti con estrogeni o progestinici
- Ergotamina
- Diazepam
- Composti steroidei (Spironolattone, Digitale)
- Antiandrogeni in generale ed in particolare gli steroidi anabolizzanti utilizzati dagli atleti per l’aumento della massa muscolare.
- Metoclopramide
- Antigastrici (es.cimetidina)
- Marijuana
- Calcio antagonisti
Come posso saper se sono affetto da ginecomastia?
Per una corretta diagnosi il paziente deve rivolgersi ad un medico il quale dopo una corretta valutazione della storia clinica, prescriverà le indagini diagnostiche da effettuare.
La ginecomastia richiede sempre un approfondimento diagnostico, perché può talvolta nascondere altre patologie fino ad allora misconosciute.
Tre sono gli aspetti diagnostici da considerare:
- L’identificazione della ginecomastia.
- La diagnosi differenziale con altre patologie mammarie.
- La valutazione della cause.
Ad aiutare il medico vi è soprattutto l’ecografia mammamria che ci permette di stabilire le dimensioni della ghiandola e la sua posizione.
Quali sono i sintomi della ginecomastia?
In generale, la ginecomastia può essere caratterizzata da:
- Un accumulo di grasso intorno e dietro i capezzoli
- Gonfiore o protrusione dei capezzoli
- Asimmetria o sproporzione tra i due seni
- Eccessivo tessuto ghiandolare
Nei pazienti più giovani, questa patologia è legata ad una grande fonte di imbarazzo sociale, in particolare nella fase pre-adolescenziale ed adolescenziale e in particolare, con attività legate allo sport.
altri condizioni legate all’aspetto psicologico includono bassa autostima, mancanza di fiducia e un’immagine negativa del corpo. A sua volta, non è raro che i pazienti con ginecomastia maschile evitino situazioni sociali che comportano la rimozione della loro maglietta.
Qual è la migliore tecnica chirurgica per il mio caso?
La tecnica chirurgica è differente a seconda della natura del problema, se si tratta cioè di un eccesso adiposo, ovvero pseudo ginecomastia, si procede con una liposuzione localizzata mentre, nel caso in cui si tratti di ginecomastia vera, quindi di un’ ipertrofia della ghiandola mammaria, il processo chirurgico prevede l’asportazione della ghiandola.
II dottor Vincenzo Nunziata sarà capace di trovare la migliore soluzione per il tuo caso specifico consigliandoti la migliore soluzione. Insieme potrete inoltre valutare l’estensione e il numero di cicatrici necessarie i tempi di recupero e cc.
Cosa è possibile ottenere con un intervento di Ginecomastia?
Questo tipo di procedura chirurgica offre una serie di vantaggi per i pazienti:
- Risollevare un seno cadente e migliorae il volume.
- Riposizionare in alto areola e capezzoli donando alla mammella un aspetto più tonico
- Diminuire la dimensione dei capezzoli e delle areole (l’area pigmentata che circonda i capezzoli)
- Medializzare i capezzoli.
- Simmetrizzare le mammelle.

Cosa devo aspettarmi nei giorni successivi all’intervento?
La maggior parte delle persone può tornare a lavorare dopo due settimane dall’intervento. Verrà fatto indossare una guaina contenitiva per favorire la retrazione della pelle e la guarigione. Gonfiore e lividi saranno presenti dopo l’intervento chirurgico per qualche settimana. La sensazione di dolorabilità rimane per qualche giorno e può essere controllata con i farmaci antidolorifici come il paracetamolo.
È proibito praticare sport per almeno quattro settimane dopo l’intervento.
Quanto costa un intervento di ginecomastia?
L’intervento chirurgico è personalizzato ed il costo della procedura può variare in base al tipo di ginecomastia e quindi alla tecnica chirurgica da effettuare.
Vengono presi in considerazione fattori quali: onorario del chirurgo, la tariffa della sala operatori onorario dell’equipe e dell’anestesista, la complessità della procedura ecc.
Come saranno le mie cicatrici dopo l’intervento?
Il dott. Nunziata lavorerà diligentemente per rendere le tue cicatrici il meno appariscenti possibile. In ogni caso, la forma e le dimensioni di una cicatrice si confondono con i bordi dell’areolacircondandola ed in ogni caso potrai praticare un tatuaggio sulla cicatrice stessa una volta avvenuta la completa guarigione delle ferite. Le altre cicatrici tendono a divenire sempre meno evidenti con il corso del tempo, bisogna avere molta pazienza e sarà comunque premura del dottore Nunziata consigliarti su come procedere e quali medicamenti applicare per un migliore esito.